Home Curiosità L’uomo con i pugni di ferro – cinema e kung fu in 10 film anni ’70

L’uomo con i pugni di ferro – cinema e kung fu in 10 film anni ’70

L’uomo con i pugni di ferro, debutto alla regia di RZA scritto in tandem con Eli Roth, è approdato nei cinema italiani. Scopriamo qualcosa di più sul genere cinematografico che ha ispirato il film.

pubblicato 11 Maggio 2013 aggiornato 6 Febbraio 2023 10:17

Nonostante diverse ingenuità in fase di scrittura (parliamo sempre di un’opera prima), sono innegabili la creatività posta in essere da RZA per “dinamicizzare” la messinscena e la ben percettibile passione da fan del “gongfu-movie”, genere che negli anni ’70 fece furore e che il neo-regista e Roth hanno cercato di instillare visivamente nel film, con citazioni e omaggi che includono anche qualche ammiccamento al wuxiapian (una sorta di cappa e spada cinese).

Dopo il salto vi proponiamo 10 film che secondo noi meglio rappresentano l’età d”oro del filone arti marziali, che ebbe il suo picco di popolarità con Bruce Lee e che ha ispirato non solo il fim di RZA, ma anche il Kill Bill di Tarantino e tutto il filone “americano” anni ’80 che all’epoca ibridò diversi generi lanciando attori/atleti come Jean-Claude Van Damme, Chuck Norris e Steven Seagal, filone che oggi ha i suoi massimi rappresentanti in star come Jet Li, Jackie Chan e Toni Jaa.

1. Dalla Cina con furore (Jingwumen) diretto da Lo Wei (1972)

– Wah Yuen ha sostituito Bruce Lee nella scena di lotta tra Chen e Yoshida (dove Chen fa una capriola), mentre Jackie Chan è stato la controfigura del cattivo Suzuki quando quest’ultimo, dopo aver ricevuto un calcio, cade all’indietro sfondando le grandi finestre di carta.

2. I tre dell’Operazione Drago (Enter the Dragon) diretto da Robert Clouse (1973)

– Bruce Lee durante la sequenza con il nunchaku ha colpito davvero sul volto Jackie Chan, Lee ha immediatamente chiesto scusa ed ha insistito affinché Chan lavorasse in tutti i suoi film successivi. Sfortunatamente Lee morì prima di poter mantenere la sua promessa.

3. Cinque dita di violenza (Tian xia di yi quan) diretto da Chang-hwa Jeong (1972)

– Il film ha contribuito a lanciare il filone dei kung fu movies sia in Italia che in America.

4. Drunken Master (Jui kuen o Zuì Quán) diretto da Yuen Wo Ping (1978)

– Jackie Chan ha quasi perso un occhio a causa di un calcio alla testa infertogli  da Hwang Jig Lee durante la scena di lotta finale.

5. Le furie umane del kung fu (Wu Du) diretto da Chang Cheh (1978)

– Gli antagonisti del film sono cinque malvagi maestri di kung-fu che praticano cinque diversi stili marziali: Centopiedi, Serpente, Scorpione, Lucertola e Rospo.

6. Il serpente all’ombra dell’aquila (Se ying diu sau) diretto da Yuen Wo Ping (1978)

– Durante le riprese di un duello con la spada, il braccio di Jackie Chan è stato accidentalmente tagliato da una spada. L’attore ha continuato a combattere nonostante la ferita e la scena appare nel film.

7. 36ª Camera dello Shaolin (Shao Lin san shi liu fang) diretto da Chia-Liang Liu (1978)

– Nonostante il titolo scelto dalla distribuzione americana per il film (The Master Killer), l’idea di prendere una vita sarebbe un atto aberrante per un vero monaco Shaolin. Il film nel ’78 si è piazzato nella top 10 degli incassi di Hong Kong.

8. Master of the Flying Guillotine (Du bi quan wang da po xue di zi) di Jimmy Wang Yu (1976)

– Il trailer internazionale del film usa come sottofondo uno dei brani composti da  Ennio Morricone per la colonna sonora del film La battaglia di Algeri.

9. Magnificent Butcher (Lin Shi Rong) diretto da Sammo Hung e Woo-ping Yuen (1979)

– Dopo la morte del regista Siu-Tien Yuen, sostituito da Mei Sheng Fan, il copione venne riscritto. Prima della riscrittura Lee Hoi-San interpretava un personaggio comico e un attore diverso interpretava il fratello di Sammo Hung.

10. I distruttori del tempio Shaolin (Hung Hsi-Kuan) diretto da Chia-Liang Liu (1977)

Nel film viene utilizzata per la prima volta in assoluto la tecnica dell’esplosione del cuore con cinque colpi delle dita, colpo segreto che poi verrà citato da Quentin Tarantino in Kill Bill.

Bonus video –  Con una mano ti rompo con due piedi ti spezzo (Du bei chuan wang) diretto da Yu Wang (1972)

– La “Gang degli uncini” che si vede nel film ha ispirato Stephen Chow per la “Gang delle asce” del suo Kung Fusion.

Bonus video 2 – L’uomo con i pugni di ferro 2 diretto da RZA (2013)

– Il primo montaggio del film era lungo quattro ore. RZA ha suggerito che il film venisse diviso in due parti, ma il produttore Eli Roth non era d’accordo così si è optato per un ulteriore taglio che ha ridotto la durata totale a circa 90 minuti.

Bonus video 3 – Kill Bill Vol. 2 diretto da Quentin Tarantino (2004)

https://www.youtube.com/watch?v=XCgop5X35yw

Tanto tempo fa, in Cina – si trattava all’incirca dell’anno 1003 – il sommo sacerdote del Clan del Loto Bianco Pai Mei stava camminando per strada, contemplando qualsiasi cosa un uomo dal potere infinito come Pai Mei potesse contemplare – il che è un bel modo per dire “chi lo sa?” – quando un monaco Shaolin apparve nella strada, diretto dalla parte opposta. Quando il monaco e il prete si incrociarono, Pai Mei, in una pressoché inspiegabile dimostrazione di generosità, rivolse al monaco un impercettibile cenno di saluto. Il cenno non fu ricambiato. Intenzione del monaco era forse quella di insultare Pai Mei? O forse non era egli riuscito a vedere il generoso gesto sociale? Le ragioni del monaco restano ignote ma sono note le conseguenze. Il mattino seguente, Pai Mei si presentò al tempio Shaolin e pretese che il sommo abate del tempio gli offrisse il suo collo da tagliare per rimediare all’insulto. L’abate, all’inizio, cercò di consolare Pai Mei, ma ben presto si accorse che Pai Mei era inconsolabile. Così cominciò il massacro del tempio Shaolin e di tutti i 60 monaci che ospitava per mano del Loto Bianco. E così cominciò la leggenda della tecnica dell’esplosione del cuore con cinque colpi delle dita. [Bill racconta a Beatrix del leggendario maestro Pai Mei]